
Come sono le lenti morbide
Le lenti a contatto morbide vengono chiamate così perché sono costituite da polimeri che le rendono estremamente flessibili, serve infatti pochissima forza per indurre una deformazione elastica: appoggiando una lente a contatto morbida sul polpastrello del dito indice risulta evidente come questa si deformi anche già soltanto a causa della forza di gravità.
Questa elevata flessibilità rende le lenti morbide facili da adattare su un grande numero di portatori, ma esistono diversi parametri che possono essere modificati (come, ad esempio, il raggio di curvatura e il diametro) per riuscire a soddisfare le esigenze di chi possiede caratteristiche anatomiche meno comuni.
Applicazione delle lenti a contatto morbide
I pazienti apprezzano le lenti morbide soprattutto per la qualità della visione e per il comfort. Tuttavia esiste una questione di grandissima importanza, che molti portatori tendono a non tenere in considerazione: anche le lenti a contatto morbide, come qualsiasi altro tipo di lente a contatto, sono dispositivi medici di tipo invasivo. La scelta dei parametri e del materiale deve essere valutata attentamente da un professionista esperto in questo campo, in maniera tale da rispettare il più possibile la fisiologia delle cellule che compongono la superficie oculare.

Visite di follow-up
Recarsi alle visite di follow-up previste dal protocollo applicativo è necessario anche per i portatori di lenti a contatto morbide. Queste visite servono per valutare l’efficacia del regime di manutenzione concordato con lo specialista e per determinare se vi siano modifiche da apportare ai parametri delle lenti stesse, al fine di minimizzare eventuali rischi di complicanze ed eventi avversi.
Indicazione per i nuovi pazienti
Le visite di follow-up previste per il primo anno sono comprese nel costo iniziale dell’applicazione delle lenti a contatto. Dal secondo anno in avanti risulterà comunque necessario sottoporsi a visite di controllo con cadenza annuale.